I dati attuali mostrano risultati contrastanti riguardo alla sicurezza e all’efficacia degli stent a rilascio di farmaco rispetto agli stent di metallo nudo nel trattamento del graft di vena safena.
L’obiettivo è stato quello di confrontare i due tipi di stent. Gli stent di metallo nudo sono stati divisi in due gruppi, pre-2003 e post-2003, fissando al 2003 la data in cui gli stent medicati sono diventati disponibili.
Lo studio ha riguardato pazienti sottoposti a impianto di stent a eluizione di farmaco o stent di metallo nudo sottoposti a graft di vena safena nel periodo 2000-2007.
L’endpoint primario era rappresentato da un composito di mortalità per qualsiasi causa, infarto miocardico, o rivascolarizzazione della lesione target.
Su 566 pazienti, il 38% è stato sottoposto a impianto di stent medicato e il 20% ha ricevuto stent di metallo nudo dopo il 2003 e il 42% prima di quell’anno.
Il periodo osservazionale medio è stato di 2.9 anni.
E’ stato riscontrato un trend verso un più basso endpoint con gli stent a eluizione di farmaco rispetto agli stent di metallo nudo post-2003 ( hazard ratio aggiustato, 0.61; p=0.08 ).
Tuttavia, l’impiego di stent medicati non è risultato associato a più basso endpoint primario rispetto agli stent di metallo nudo pre-2003 ( HR aggiustato, 0.61; p=0.23 ). ( Xagena2009 )
Shishehbor MH et al, Am Heart J 2009; 158: 637-643
Cardio2009