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Sindrome coronarica acuta: la precoce somministrazione di un inibitore della glicoproteina IIb/IIIa riduce il rischio di morte e di infarto miocardico


Nel corso dell’Annual Meeting Transcatheter Cardiovascular Therapeutics ( TCT ) sono stati presentati i dati del Programma CRUSADE.

Il Programma CRUSADE ( Can Rapid risk Stratification of Unstable angina patients Suppress Adverse outcomes with Early implementation of the ACC/AHA guidelines ) è un’iniziativa disegnata per migliorare l’aderenza alle linee guida dell’American College of Cardiology ( ACC ) e dell’American Heart Association ( AHA ) nel trattamento dei pazienti con sindromi coronariche acute.

I dati ottenuti da 600 ospedali negli Usa sono stati analizzati dai Ricercatori della Duke University Medical Center.

Il trattamento con un inibitore della glicoproteina (GP) IIb/IIIa prima della procedura interventistica, come l’angioplastica, ha ridotto in modo significativo l’incidenza dell’end point combinato (morte, infarto miocardico) a livello ospedaliero.

Tra i 40.979 pazienti compresi nel database CRUSADE, 5.971 sono stati sottoposti ad intervento coronarico percutaneo ( PCI ) entro 48 ore dal ricovero.
Di questi pazienti, 2.191 (37%) sono stati trattati con un inibitore della glicoproteina IIb/IIIa prima di entrare nel laboratorio di cateterizzazione, mentre a 3.780 (63%) è stato somministrato un inibitore GP IIb/IIIa al momento della procedura.

L’incidenza ospedaliera di morte , e di morte o reinfarto è stata dell’1,32% per coloro che hanno ricevuto precocemente l’inibitore della glicoproteina IIb/IIIa contro l’1,53% per i pazienti che hanno ricevuto l’inibitore GP IIb/IIIa durante l’intervento coronarico. ( Xagena2003 )

Fonte: Annual Meeting Transcatheter Cardiovascular Therapeutics


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