I pazienti trattati con statine a intensità moderata o alta, 1 anno dopo la rivascolarizzazione per ischemia cronica minacciante l'arto, hanno presentato una più alta probabilità di sopravvivere a lungo termine.
Sono stati analizzati i dati di 1.195 pazienti con ischemia cronica che minacciava l'arto, nota anche come ischemia critica degli arti, sottoposti a 1.336 procedure di rivascolarizzazione per la prima volta dal 2005 al 2014.
L'intensità delle statine è stata classificata secondo le lineeguida dell'American College of Cardiology / American Heart Association [ ACC/AHA ] e valutata dalla dimissione al follow-up di 1 anno.
I dati di follow-up erano disponibili per 792 pazienti sottoposti a 884 rivascolarizzazioni.
A 1 anno, il 19% dei pazienti non era in terapia con statine, l'8.3% su statine a bassa intensità, il 47% su statine a intensità moderata e il 28% su statine ad alta intensità.
Dalla dimissione a 1 anno, il 60% dei pazienti è rimasto in terapia stabile con statine, mentre il 12% non ha mai assunto statine, il 12% in terapia ha presentato una riduzione dell'intensità delle statine o interruzione completa della terapia, e il 16% dei pazienti ha iniziato la terapia con statine o ha subito un aumento.
Rispetto ai pazienti che non erano in terapia con statine, il rischio di mortalità era più basso in quelli in terapia con statine ad intensità moderata ( hazard ratio, HR=0.61; IC 95%, 0.42-0.89 ) o ad alta intensità ( HR=0.58; IC 95%, 0.39 -0.88 ).
Il rischio di mortalità non è risultato differente tra il gruppo terapia con statine a bassa intensità e il gruppo terapia senza statine ( HR=1.02, IC 95%, 0.56-1.85 ).
Il rischio di mortalità era più basso nei pazienti sottoposti a terapia stabile con statine ( HR=0.55, IC 95%, 0.36-0.84 ) o che avevano iniziato la terapia o subito un aumento ( HR=0.51, IC 95%, 0.29-0.91 ) rispetto a quelli mai trattati con una statina dopo la procedura.
Questa differenza non è stata osservata nei pazienti la cui terapia è stata interrotta o ridotta ( HR=0.82, IC 95%, 0.48-1.4 ).
Questi risultati hanno dimostrato l'importanza di mantenere la terapia con statine anche in fase post-operatoria. ( Xagena2018 )
Fonte: Society for Vascular Surgery Vascular Annual Meeting, 2018
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