Ricercatori del Vienna General Hospital hanno valutato la relazione tra impiego di statine, infiammazione, ed outcome nei pazienti con aterosclerosi in fase avanzata.
Sono stati studiati, in modo prospettico 515 pazienti, con grave arteriopatia periferica.
I pazienti avevano un’età media di 70 anni , e per il 57% erano maschi.
Il periodo di osservazione è stato in media di 21 mesi.
Sono stati osservati 19 casi di infarto miocardico e 65 pazienti sono morti.
I pazienti ( n = 269, 52% ) trattati con le statine hanno presentato un più basso livello di infiammazione, ed una migliore sopravvivenza rispetto ai pazienti che non hanno assunto farmaci.
Tuttavia, i pazienti con ridotta attività infiammatoria non hanno tratto alcun beneficio dalla terapia con statine, mentre i pazienti con alti livelli di CRP ( proteina C–reattiva ) hanno presentato una significativa riduzione del rischio di mortalità ( hazard ratio aggiustato, HR: 0,58 ) e del rischio composito di infarto miocardico e di morte ( HR aggiustato: 0,46 ).
Secondo questo studio, la terapia con statine è associata ad un sostanziale miglioramento della sopravvivenza a medio termine nei pazienti con grave arteriopatia periferica ed alta attività infiammatoria.( Xagena2004 )
Schillinger M et al, Eur Heart J 2004; 25: 742-748
Cardio2004 Farma2004